Immagini radiologiche e presentazioni

di Cristina Rigutto

I lettori abituali non me ne vogliano per questo argomento così diverso da quelli abitualmente da me trattati, ma ho deciso di inserire questo post per rispondere ad alcuni quesiti ricevuti via email. Anche se  il trattamento di immagini radiologiche è un argomento specialistico, ho cercato di presentarlo nello stile TuttoSlide per renderlo interessante non solo per gli specialisti, ma anche per chi vuole provare a sperimentare la stessa tecnica su una vecchia diapositiva da 35mm.  

Sia le immagini radiologiche tradizionali su lastre di acetato (raggi X), che i nuovi formati di immagini radiologiche DICOM, per essere inserite in una diapositiva devono essere prima convertiti in un formato file che possa essere riconosciuto dai software di presentazione.

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Le lastre di acetato possono essere digitalizzate con scanner che supportano la trasparenza. Per un’acquisizione ottimale aprire le  impostazioni di regolazione, e selezionare le caselle di controllo “correzione retroilluminazione” e  “maschera di controllo”. In questo modo si aumenta la nitidezza complessiva dell’immagine.

Per le radiografie dentistiche è anche necessario aumentare le dimensioni dell’immagine in fase di acquisizione. Per ottenere un’immagine sufficientemente grande  per l’area della diapositiva (700-1000 pixel sul lato orizzontale) senza perdita di risoluzione, ho inserito alcuni suggerimenti in un precedente post. In alternativa si può sempre scansionare normalmente l’immagine per poi ingrandirla utilizzando un servizio gratuito on-line come Image Resizer

Se non si dispone dell’apposito adattatore, o se la lastra è più grande del piano dello scanner, si può comunque ovviare con un accorgimento di ripiego. Si pone la lastra sopra una fonte di luce, meglio un negatoscopio e la si fotografa con una normale macchina fotografica digitale. I risultati migliori si ottengono settando la macchina fotografica per l’acquisizione in bianco e nero.

radiografia6105xbSarà necessario fare più di qualche tentativo per allineare la macchina fotografica in  modo da non rilevare il riflesso del neon, ma il risultato è comunque buono.

A questo punto non resta che passare le  fotografie su pc e poi con un software di elaborazione di immagini invertire il colore (ad esempio con  il software gratuito paint.net, si apre la scheda “regolazioni” e si seleziona “inverti colori”).

L’immagine così ottenuta è ora pronta per essere inserita nella presentazione.




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