Illustrazione mediche e inclusione

Qualche giorno fa, mettendo ordine nella mia libreria. mi è capitato tra le mani un testo universitario di anatomia. All’inizio l’ho sfogliato svogliatamente e senza troppa convinzione, giusto per capire se tenerlo o buttarlo, ma poi qualcosa ha stimolato la mia curiosità e ho iniziato a guardare con più attenzione.

Tutte le illustrazioni del libro raffigurano individui bianchi. La maggior parte sono immagini di maschi. Sono tutti giovani, muscolosi, altezza nella media, senza un filo di grasso e senza alcuna disabilità. Le scarse immagini di corpi femminili, per contro raffigurano donne bianche e rigorosamente esili.
Non ci sono figure che rappresentano  la diversità demografica, le diverse etnie, colori della pelle,  tratti del volto, corporature, età, disabilità…

Source: Freepick

Il ibro è un po’ datato, oggi le cose stanno cambiando, l’associazione americana degli illustratori medici si è fatta promotrice di questo cambiamento pubblicando la dichiarazione di “diversità e inclusività” che incoraggia la realizzazione di immagini che “riflettano la ricchezza dell’intera società”.

Tuttavia, nonostante siano passati 4 anni dalla dichiarazione, l’archivio di illustrazioni anatomiche inclusive è ancora molto limitato. Tanto che l’associazione ha lanciato la campagna #AMIdiversity su Twitter per incoraggiare tutti gli illustratori medici a pubblicare immagini mediche di individui di altre etnie.

Inutile dirlo ci sono tantissime implicazioni positive nell’utilizzo di immagini inclusive nelle presentazioni dei docenti di medicina, o nei poster appesi negli studi medici. Magari, in attesa delle illustrazioni, potremo iniziare a usare immagini fotografiche in cui i pazienti di etnie, sesso, età, corporature diverse, possano veramente identificarsi.

Chissà magari un giorno, nella sala d’attesa del mio medico di famiglia, vedrò il poster di una signora di mezzà età e di bassa statura, con i capelli bianchi, e mi sentirò un po’ rappresentata anch’io 😉

Immagine del feto di Chidiebere Ibe 

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