Paura di parlare in pubblico? Ecco un trucco per controllarla

Superare la paura di parlare in pubblico non è un’impresa difficile come si può pensare. Certo quando si sentono le farfalle nello stomaco è facile farsi prendere dal panico, ma è anche possibile riorganizzarle e farle volare in formazione.

Le tecniche che si possono suggerire per controllare la paura di parlare in pubblico sono molte: semplificare il testo, ripeterlo molte volte,  prendere confidenza con la propria voce …

Ma ce n’è una che ritengo particolarmente efficace e l’ho appresa giocando a golf.  Un giocatore di golf prima di colpire la palla esegue una routine, ovvero riepiloga mentalmente una sequenza di movimenti per prepararsi al colpo: guardare la linea, appoggiare il ferro, controllare l’impugnatura, allineare i piedi, fare un colpo di prova, riguardare la linea, testa sulla palla e via. La routine è personale, ogni giocatore ha la sua, e per questo a volte viene scambiata per un rito scaramantico. In realtà è una procedura fondamentale per trovare la giusta concentrazione e superare la tensione della gara.

Secondo gli psicologi dello sport per ottenere il massimo della performance è necessario eseguire una routine mentale e fisica. Questo aiuta la mente a controllare il corpo e il corpo la mente, arrivando così al controllo delle emozioni.

Credeteci o meno eseguire una routine prima di parlare in pubblico, non solo aiuta a controllare le farfalle nello stomaco, ma ci permette di acquisire e consolidare uno stile di comunicazione estremamente efficace.

Come per i giocatori di golf, ogni relatore deve trovare la sua routine, fatta di piccoli gesti. E ogni volta dovrà ripeterli in sequenza come se spuntasse una check list. Ad esempio possiamo fare una check list della nostra postura, partendo dal basso verso l’alto:

  • Bilanciamo il peso del corpo sui piedi. Teniamoli leggermente separati, non devono essere appiccicati, ma nemmeno troppo scostati. Fatto? Ora portiamo un piede pochi centimetri più avanti dell’altro in modo da non avere una postura troppo “squadrata”. Una leggera asimmetria fa sembrare il vostro corpo più rilassato.
  • Flettiamo le ginocchia leggermente in avanti e poi indietro per trovare la posizione più confortevole ed evitare la rigidità delle ginocchia
  • Controlliamo che il nostro bacino sia in asse con le gambe e non spostato su un lato (specialmente se indossiamo i tacchi alti)
  • alziamo leggermente le spalle e poi lasciamole ricadere verso il basso, rilassando le braccia e lasciandole ricadere lungo il corpo
  • alziamo la testa e guardiamo la platea

Ora siamo pronti per parlare.

La routine può concentrarsi sulla postura, ma anche su piccole azioni di preparazione della presentazione: l’allineamento dei fogli, posizionare il mouse, aprire la bottiglietta d’acqua e versarne un bicchiere … L’importante è che sia sempre la stessa.

Dopo un po’ la routine diventa naturale, così come lo diventa spuntare la check-list mentale.  Quando lo diventa avremo uno strumento in più per controllare la paura di parlare in pubblico e migliorare la nostra performance.

 

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