TABELLE: meglio inserire i dati in orizzontale o in verticale?

di Cristina Rigutto

E’ più chiara una tabella verticale o una orizzontale?

Anche se siamo abituati a leggere da destra a sinistra, quando siamo di fronte a dei numeri allineati, ci riesce più facile leggerli in colonna piuttosto che in riga.

tabella orari trenoPrendiamo un orario ferroviario, il motivo per cui è più semplice scorrerlo in verticale piuttosto che in orizzontale è che possiamo effettuare la nostra ricerca leggendo solo l’ora e trascurando i minuti. Non siamo invece altrettanto veloci con una lettura in orizzontale.

Leggendo la riga infatti, tendiamo a leggere la cifra completa e percepiamo anche lo spazio tra un numero e l’altro. Per trovare l’orario che ci interessa dobbiamo quindi concentrarci su ore, minuti e spazi.


tabella orario treno

Come applicare questo principio quando dobbiamo rappresentare molti dati diversi? 
Scegliamo di distribuire in verticale i dati che vogliamo comparare.

Supponiamo di dover inserire in una tabella le percentuali di utilizzo dei social network più comuni, per fasce di età. I dati da comparare sono percentuali per età, quindi questi sono i dati da inserire in verticale, come nell’esempio “tabella A”. 

Se invece lo scopo fosse di comparare la quota dei diversi social networks, allora la soluzione di lettura ideale sarebbe quella rappresentata dalla “tabella B”. 
tabella A
tabella B
tabella esempio tabella esempio


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