Chiarezza e leggibilità: altri appunti sul colore

di Cristina Rigutto

Una diapositiva, per essere chiara e leggibile, non dovrebbe contenere più di tre, quattro colori, sfondo incluso. I colori, al pari di altri elementi grafici, possono creare un’impressione di affollamento o confondere la lettura, in particolar modo se le tinte scelte oltre ad essere troppe non offrono il giusto contrasto.

Il miglior contrasto testo/sfondo è sempre offerto da bianco e nero, ma un elevato contrasto si può ottenere anche usando colori complementari. Quali sono? Il modo migliore per individuarli è tracciare una retta passante per il centro sulla ruota dei colori. Le due tinte che vengono attraversate dalla retta sono complementari.

Qualsiasi combinazione tra quelle individuate va bene, con un’unica eccezione: rosso/verde. Questi due colori non andrebbero mai accostati per testo/sfondo o per parti adiacenti di grafico, perché non sarebbero chiaramente visibili a persone affette da daltonismo.

Attenzione va posta anche nella scelta del colore da usare per il testo su uno sfondo bianco o nero: uno stesso colore ha una diversa leggibilità se lo sfondo è chiaro o scuro.

Un testo rosso su sfondo nero è ben leggibile sullo schermo di un computer, è ancora leggibile se proiettato in una stanza grande con buona illuminazione, non è visibile se proiettato in stanze piccole e scarsamente illuminate

E' invece sempre visibile il testo rosso su sfondo bianco.

Se tuttavia,  preferiamo usare molti colori, la soluzione migliore per ottenere una diapositiva chiara e leggibile, è quella scegliere tinte adiacenti sulla ruota dei colori. 

Anche in questo caso con un unico accorgimento: non vanno mai usati, quando le slide contengono grafici che devono essere stampati e consegnati al pubblico. Nei convegni infatti, la stampa viene abitualmente effettuata con stampanti laser monocratiche e colori adiacenti verrebbero stampati in tonalità di grigio molto simili tra loro, rendendo il grafico difficilmente comprensibile.