Grafici a dispersione



I grafici a dispersione sono senz’altro quelli più difficili da leggere, quando sono proiettati su uno schermo. Se i dati sono molti, è faticoso capire la posizione dei singoli punti  nel piano cartesiano, e se sono anche molto dispersi è difficile individuare anche la tendenza.

Gli espedienti ai quali si può ricorrere per rendere un grafico a dispersione più chiaro, quando proiettato, sono quelli che valgono per qualsiasi altro elemento grafico. Usare uno sfondo neutro e di alto contrasto con i dati; limitare l’uso delle griglie e, se necessarie, disegnarle con linee sottili e grigio chiaro o azzurre in modo che, al contrario dei dati, siano poco contrastanti con lo sfondo e non creino confusione visiva; usare font sans serif per titoli e legende; scegliere simboli grafici ben visibili per rappresentare i dati.

Ma non basta, come sempre dobbiamo chiederci qual’è il messaggio che vogliamo comunicare con il grafico, ed evidenziare tale messaggio con l’ausilio del principio grafico appropriato.




I grafici (1) e (2), contengono esattamente gli stessi dati, ma sono rappresentati in modo diverso. Supponiamo che i due grafici indichino l’andamento delle vendite di mele nel tempo. 

Nel grafico (1) appare chiaro a colpo d’occhio che le vendite delle mele hanno iniziato a diminuire dopo il terzo periodo, le linee di tendenza rafforzano questa impressione. 

Nel grafico (2) si è scelto di togliere le linee di tendenza ed evidenziare il trend con colori diversi. L’impressione che si ha è di essere di fronte a due gruppi separati. Tendiamo infatti a percepire come appartenenti allo stesso gruppo forme di colori uguali. 

Quindi se il nostro scopo è evidenziare il trend negativo la scelta più efficace è quella del grafico (1), se invece vogliamo discutere separatamente i due gruppi di dati, allora la soluzione del grafico (2) è da preferirsi. 

Ricordiamo che il rosso è un colore da adottare con cautela. E’ infatti un colore che attira l’attenzione e che dovrebbe essere usato  nella parte del grafico che riteniamo più importante evidenziare. Allo stesso modo però convenzionalmente viene usato per indicare risultati negativi, e colorare in rosso risultati positivi potrebbe creare confusione visiva. Infine dobbiamo ricordare che non tutte le persone vedono il rosso.

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